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Cortona, arriva la danza al teatro Signorelli. Sul palco "Romeo e Giulietta"

Nuovo appuntamento della stagione  del teatro Signorelli di Cortona. Martedì 6 dicembre 2016 nel nome di uno dei più amati classici del balletto arriva Romeo e Giulietta. A interpretare in modo ineccepibile e fresco questa grande storia d’amore è...

Nuovo appuntamento della stagione del teatro Signorelli di Cortona. Martedì 6 dicembre 2016 nel nome di uno dei più amati classici del balletto arriva Romeo e Giulietta. A interpretare in modo ineccepibile e fresco questa grande storia d’amore è una giovane ed apprezzatissima formazione italiana, lo Junior Balletto di Toscana.

Un ensemble di ballerini, tutti fra i 16 e i 22 anni, che incarneranno le emozioni dei due innamorati di Verona sulle note della splendida partitura di Prokofiev e nella nuova e attuale coreografia di Davide Bombana.

Partito nel 2002 come spin off dell'attività didattica dell'omonima Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà artistica analoga a celebrate esperienze internazionali come il Nederland Dance Theatre 2 .

L’ensemble è diretto da Cristina Bozzolini e immediatamente si è imposto per il riconoscibile piglio con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi in Italia e all’estero, e soprattutto per i diversi stili coreografici cui viene sollecitato. E sono proprio l'apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici – sulla falsariga dell'antico Balletto di Toscana, rimasto attivo fino al 2000 – assieme allo sguardo privilegiato riservato alla scena italiana e ad una progettualità capace di osare, a rendere ancor più interessante il progetto artistico di questa formazione.

La coreografia, che Davide Bombana ha creato per la nuova produzione di Romeo e Giulietta dello Junior Balletto di Toscana, interpreta l’immortale storia d’amore alla luce di riflessioni attuali: era infatti il maggio del 1993 quando Admira Ismic, una ragazza musulmana, e Bosko Brkic, serbo – nel pieno della guerra dei Balcani – venivano uccisi dai cecchini nella “terra di nessuno” fra le zone musulmana e serba della capitale bosniaca.

I loro corpi abbracciati rimasero a lungo privi di sepoltura perché non si riusciva ad ottenere un cessate il fuoco che ne consentisse il recupero: i “Romeo e Giulietta di Sarajevo” divennero il simbolo di un amore più forte dell’odio etnico.

Chissà quanti sono adesso i Romeo e le Giulietta curdi, siriani, o anche sorprendentemente vicini a noi, che stanno vivendo la medesima sfida: amore e umanità contro ottuso estremismo.

Mettendo in scena oggi Romeo e Giulietta, come non farvi vibrare anche queste emozioni e dare un’energia ancora più decisa alla storia…

La vicenda di Romeo e Giulietta è di grande attualità oggi più che mai, la vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell’amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed alla barbarie dell’odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni. Il dramma si snoda e si sviluppa sino alla sua catarsi tra giovani, la cui purezza di passioni e sentimenti mai arriverà ad intorpidirsi a contatto con il corrosivo bisogno di supremazia e potere del mondo adulto.

Se la musica rimane quella, splendida di Prokofiev, per ottenere queste sfumature, il coreografo ha lavorato molto su interpretazione e drammaturgia (la Balia ad esempio è sostituita da una più complice amica di Giulietta) e sui caratteri dei personaggi.

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