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Intrigo a Cortona. Mosse, nomi e schieramenti: è l'alba della campagna elettorale

Il centrodestra cerca compattezza per uno storico colpaccio, ma c'è anche una "exit strategy". Il centrosinistra deve scegliere il candidato su cui scommettere dopo l'addio di Francesca Basanieri

Mancano pochi mesi alle comunali di Cortona, ma le idee su nomi e (addirittura) schieramenti in campo sono da chiarire. I primi passi ufficiali sono stati mossi sul terreno di centrodestra, con l'annuncio dell'intesa programmatica tra Futuro per Cortona di Luciano Meoni e Lega. Un indizio sul nome a cui il Carroccio potrebbe pensare come candidato. Ma anche Nicola Carini (FdI) potrebbe essere in pista. Teodoro Manfreda, attuale capogruppo di Forza Italia in consiglio ed ex candidato sindaco, interpellato, si dice "piuttosto sicuro che alla fine il centrodestra troverà una quadra unitaria" e che così "potrà davvero vincere". La vittoria, d'altronde, sarebbe un evento storico per Cortona, amministrato sempre dal centrosinistra, dal dopoguerra ad oggi. Ma se questa quadra alla fine non si trovasse? "Beh, extrema ratio, si potrebbe profilare una lista civica, che tenga conto delle esigenze del tessuto economico-imprenditoriale del territorio. Una lista di responsabili a cui Cortona stia a cuore".

Nel centrosinistra, Francesca Basanieri ha annunciato in giornata il proprio ritiro. Come successore all'interno del Partito Democratico, nel caso, si fa il nome di Andrea Bernardini, attuale assessore all'ambiente, allo sport, alle politiche sociali e alla sanità. Un candidato su cui il centrosinistra, nelle intenzioni del Pd, si dovrebbe compattare. Ma restano da valutare le intenzioni di Andrea Vignini, ex sindaco di Cortona del Pd, che aveva aderito a LeU e che adesso potrebbe promuovere una lista di centrosinistra, fuori dallo steccato dem. C'è poi il Psi, che, qualche settimana fa, aveva voluto dire la sua ufficialmente lanciando il nome di Elio Vitali, vicepresidente di Arezzo Fiere e Congressi in quota Regione, l'unico consigliere rimasto assieme ad Andrea Boldi nel Cda, dopo le dimissioni in blocco delle scorse settimane.

Nessuna mossa ufficiale, ancora, da parte del M5S, anche se la presenza del simbolo in una lista, come nell'ultima tornata elettorale, sembra probabile.

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