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Migrante soccorso a Cortona, su facebook: "E' infetto?". Il prefetto: "Ha la tosse, denunciamo per procurato allarme"

Un post su facebook, catena di commenti e condivisioni. A dar fuoco alle polveri delle tastiere lo status di un consigliere comunale di Cortona, Luciano Meoni (Futuro per Cortona), che ieri ha scritto sul proprio profilo: Pochi minuti fa a...

Un post su facebook, catena di commenti e condivisioni. A dar fuoco alle polveri delle tastiere lo status di un consigliere comunale di Cortona, Luciano Meoni (Futuro per Cortona), che ieri ha scritto sul proprio profilo:

Pochi minuti fa a Tavarnelle presso il BeB dove sono ospitati i profughi, sono arrivate due autoambulanze. I soccorritori e il medico hanno messo la mascherina, hanno poi caricato un profugo anch'esso con la mascherina. Sono preoccupato, anche perché questi soggetti usano tutti i giorni il pullman pieno di studenti. Chiederò chiarimenti immediati.

Sotto valanghe di commenti, qualcuno ha anche indicato la possibilità che la malattia fosse infettiva. E il consigliere ha anche preparato (foto pubblicata stamani, sempre sul suo profilo) un'interrogazione al sindaco di Cortona sull'argomento.

Oggi la prefettura di Arezzo ha deciso di intervenire sulla questione:

La prefettura precisa che il richiedente asilo (...) è stato ricoverato in codice verso presso l'ospedale di Cortona - in base alle ordinarie procedure - per asserita tosse. Lo stesso - a seguito degli accertamenti eseguiti - è stato successivamente dimesso sempre in codice verde e senza alcuna prognosi. La prefettura di Arezzo si riserva di presentare denuncia per procurato allarme.

In serata è arrivata una replica da parte del consigliere Meoni

Prima di tutto sono un consigliere comunale eletto dal popolo, nell’ambito delle mie pubbliche funzioni ho svolto il proprio dovere, pertanto intendo chiarire il fatto segnalato, inserito anche nella mia pagina facebook, oltre alla interrogazione presentata. La sera del giovedì 30 marzo alle ore 10.20 circa vengo avvertito del fatto che nei pressi del B e B di Tavarnelle dove sono ospitati i profughi ci sono due autoambulanze, preoccupato mi sono recato nel posto con la mia auto, ho notato di persona che i medici e i soccorritori erano tutti con le mascherine. I protocolli possono essere anche normali, tuttavia non ho mai visto nella zona i soccorritori con le protezioni, anche il ragazzo che è stato poi caricato aveva la mascherina. Ho avuto informazioni da persone che mi hanno detto del trasferimento ad Arezzo (riscontri poi approfonditi), il soggetto non è arrivato alla Fratta (si cita ospedale di Cortona) ma ad Arezzo, quindi non mi risulta questo. Oltre al post, che non voleva allarmare nessuno se non informare la cittadinanza, ho presentato una interrogazione come da prassi. Affermo inoltre che deontologicamente e non solo, il consigliere comunale che ha avuto notizie, come in questo caso, per prassi espone tramite un atto che si chiama interrogazione il quesito al sindaco. Come sempre ho ricevuto elogi e critiche, normale amministrazione, certo è che non ho creato allarmismo, mi sono preoccupato e ho svolto il mio corretto lavoro. Sono tuttavia basito del fatto che una nota istituzionale non riporti correttamente l’accaduto, francamente non penso che l’errore sia direttamente della istituzione ma di chi localmente si è

interfacciato con la stessa, probabilmente dando notizie errate. Sul fatto del ragazzo profugo, se lo stesso è stato dimesso sono contento e felice, ma sul resto non accetto critiche o peggio attribuzioni di divulgazione notizie false, tanto da creare procurato allarme, la verità è e rimane la verità.

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